Tavolo Reale Zanotta
Tavolo. Piano in cristallo con o senza bordi bisellati, spessore 15 mm, oppure in marmo Emperador, spessore 20 mm, con verniciatura protettiva antimacchia, in poliestere trasparente opaco. Struttura in rovere naturale o tinto noce Canaletto, oppure tinto nero; verniciatura con finitura a cera.
Forme articolate e complesse
Chissà cosa sarebbe stato capace di fare oggi Carlo Mollino, tra fibre di carbonio o altri materiali compositi, se usando solo legno massello e bravi artigiani è stato capace negli anni Cinquanta di inventare queste strutture così slanciate, asciutte e snelle, che hanno eguali solo nelle costruzioni coeve di Franco Albini, e nei puntoni alleggeriti della sua libreria Veliero?
Forme articolate e complesse, che una volta comprese stupiscono per l’intelligenza costruttiva di un meccanismo perfetto dove ogni elemento si incastra, abbina, gemella con precisione ad altri, attraverso puntuali (e progettati ad hoc) sistemi metallici di unione. Veri e propri capolavori, come il tavolo Reale, risolto da un’ossatura compatta e trasparente ancor più valorizzata da un piano di cristallo che sembra volerla incorniciare.
A metà degli Ottanta Zanotta scopre l’opera di Carlo Mollino e inizia la produzione di alcuni mobili disegnati da questo eccentrico architetto torinese. Rifiutando le teorie dell’International Style, Mollino propone una nuova poetica privilegiando forme organiche e romantiche e l’uso di materiali naturali quali il legno. I mobili di Mollino sono un concentrato di romanticismo ed ironia. Nel 1990 Zanotta riedita il tavolo Reale disegnato da Mollino nel 1947 per gli uffici della Reale Mutua assicurazioni di Torino. Con la produzione del Reale, Zanotta dà continuità alla ricerca intrapresa per recuperare oggetti del passato, rappresentativi di momenti salienti della storia dell’architettura e del design italiano.